Trattamenti termici localizzati
C.M.C. Sud, da oltre 45 anni punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale nel settore delle prove non distruttive, esegue trattamenti termici localizzati a resistenza su pezzi di grandi dimensioni e su geometrie complesse. Benché i trattamenti termici non siano parte dei controlli non distruttivi (CND) , si tratta di un servizio complementare molto richiesto da alcuni clienti, che consiste nel sottoporre una saldatura a temperature controllate per un periodo di tempo definito per ottenere un miglioramento delle sue caratteristiche meccaniche e metallurgiche.
L’importanza dei trattamenti termici localizzati a resistenza su pezzi di grandi dimensioni e su geometrie complesse
I trattamenti termici localizzati delle saldature mirano a modificare le proprietà termomeccaniche di specifiche aree senza coinvolgere l’intero componente. Questi trattamenti riducono le tensioni meccaniche residue e migliorano le caratteristiche metallurgiche, in modo da incrementare la resilienza, la resistenza a fatica e la resistenza alla corrosione in prossimità delle saldature, riducendo il rischio di rotture o guasti critici. La precisione nella gestione delle temperature e dei tempi di riscaldamento è fondamentale per ottenere i risultati desiderati senza compromettere l’integrità del materiale circostante.
I trattamenti termici localizzati a resistenza sono particolarmente indicati quando i pezzi non risultano trattabili in forno. Con questa metodologia è possibile procedere isolando l’area prossima alla saldatura e propagando il calore mediante l’ausilio di resistenze elettriche poste a contatto col materiale da trattare. Un apposito apparato strumentale, oltre a modulare la corrente elettrica fornita alle resistenze, registra le temperature ottenute. I tecnici dell’azienda sono in grado di effettuare i trattamenti su diverse strutture in accordo alle normative applicate dai clienti, grazie all’impiego di attrezzature di ultima generazione e di strumenti verificati periodicamente secondo le norme AWS, ASTM e ISO. Viene utilizzata come materiale refrattario la fibra ceramica ecologica e il suo smaltimento segue canali controllati, come da normativa vigente.
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